Rilievo con laser scanner 3D – Chiesa rupestre di Santa Candida

Abbiamo realizzato un rilievo con laser scanner 3D della chiesa rupestre di Santa Candida in Bari. Parliamo di un sito archeologico dalla grande importanza storica-artistica, che con i suoi 120 metri quadri di ampiezza risulta essere la più grande basilica rupestre e non solo del barese ma di tutta la Puglia. 

Ogni rilievo richiede l’utilizzo di precise ed idonee strumentazioni e metodologie da scegliere in base alle caratteristiche geometriche, spaziali, materiche, decorative, ambientali, planimetriche etc. del sito. In questo caso si è optato per l’uso di un laser scanner 3D di tipo mobile, considerato più idoneo per rilevare manufatti simili a grotte e ipogei come la chiesa di Santa Candida. A tal scopo è stato utilizzato un scanner laser 3D portatile, il BLK2GO della Leica, che crea un gemello digitale 3D mentre ci si muove all’interno di uno spazio, anche ambienti privi di luce.  Lo scanner emana fascio laser di 420.000 punti al secondo con fotocamere ad alta risoluzione 12 MP 90° x 120° ad otturatore progressivo, integrato con un sistema di visione panoramica a 3 fotocamere, 4,8 MP 300° x 135° ad otturatore globale, una Lunghezza d’onda 830 nm ed un campo visivo 360° (orizzontale) / 270° (verticale). Con questa metodologia di rilievo abbiamo creato un gemello digitale in termini geometrici, materici, visivi e spaziali del manufatto. L’acquisizione dei dati è di insieme, in modo completo e misurabile in tutte le componenti e informazioni, presenti in sito. Gli errori sono pressoché nulli rispetto alla metodologia di rilievo effettuata senza laser scanner 3D. Si estrae un modello tridimensionale completo, ossia una nuvola di punti completamente misurabile in termini di distanza e volume, le foto associate sono altrettanto misurabili ad alta definizione collegate ad un modello navigabile. Lo scanner utilizza una scansione Lidar in tempo reale ed il tracciamento SLAM per la mappatura mobile degli spazi 3D. La tecnologia GrandSLAM di BLK2GO combina LiDAR SLAM, Visual SLAM, e una IMU per ottenere le migliori prestazioni di mappatura tramite dispositivo mobile portatile. La tecnologia Lidar BLK2GO identifica diverse superfici e la geometria unica nei dati LiDAR, che analizza per calcolare la sua posizione 3D. La tecnologia Visual SLAM  tramite le tre fotocamere panoramiche identifica le analogie tra immagini consecutive per calcolare il movimento dello scanner attraverso lo spazio 3D. La IMU mentre si cammini, l’IMU (Inertial Measurement Unit, unità di misura inerziale) rileva il movimento per calcolare il cambio di posizione di BLK2GO nello spazio 3D. L’elaborazione dei dati di rilievo è avvenuta tramite software dedicato, e la relativa esportazione dei dati può avvenire in ambiente CAD o BIM. La qualità del rilievo è data dall’assoluta coerenza geometrica ed informativa. Inoltre,  tali dati possiedono una scalabilità informativa ed interdisciplinare in quanto possono essere utilizzati per altre finalità ed elaborati tramite differenti software, diventando il rilievo un database relazionale ad accesso digitale.

La chiesa rupestre di Santa Candida fu edificata come luogo di culto tra il IX e l’XI secolo d.C. ad opera di comunità religiose bizantine stanziatesi a Bari, anche se c’è chi pensa che possa essere più antico e risalire addirittura al periodo paleocristiano-alto medievale. Una vera e propria chiesa quindi, inserita in uno dei tanti ipogei presenti a Bari: ambienti sotterranei scavati dall’uomo, la maggior parte dei quali situati all’interno delle nove lame cittadine. Da questa illustrazione apprendiamo anche la particolare disposizione interna della chiesa: un’ampia struttura a ventaglio con quattro navate e cinque absidi. La pianta trapezoidale, con la base minore verso la porta di accesso, facilitava infatti la diffusione della luce solare all’interno. L’intero ambiente, dalle pareti bianche e grigie, si mostra con un intricato quanto affascinante gioco di arcate ripetute. Le navate sono scandite da massicci e tozzi pilastri, alcuni crollati a terra e altri in parte erosi dal tempo, e da colonne con archi a ghiera che sorreggono il soffitto. Sulle pareti laterali si aprono invece una serie di alte e strette nicchie aniconiche, cioè prive di immagini sacre. Eppure in passato erano certamente decorate come altre chiese rupestri pugliesi, ma l’incuria del luogo ha portato alla rovina totale degli affreschi. C’è anche chi racconta di aver visto persone, negli anni 50 del secolo scorso, rimuovere le opere dalle pareti per portarli chissà dove. Ci spostiamo nella navata centrale. Qui, su una colonna, è possibile scorgere una piccola croce latina scolpita all’altezza del capitello. A circa due metri di altezza invece sono presenti dei fori rettangolari contrapposti destinati, un tempo, a sostenere delle travi di legno alle quali venivano appesi dei lumi e dei panneggi liturgici. Più avanti le due absidi centrali sono cinte dal muretto dell’iconostasi, alto circa un metro, che in passato separava l’area destinata ai fedeli (naos) da quella dove i sacerdoti officiavano il rito (bema) circondati da icone lignee con raffigurazioni dei santi. Il risultato di questo rilievo tramite laser scanner 3D è un vero gemello digitale del manufatto, che tramite una nuvola di punti crea una ricostruzione fedele in termini metrici, geometrici, materici, e visivi. Inoltre, il rilievo è corredato da foto sferiche 360 metriche ad alta definizione di tutto l’ambiente rilevato. Pertanto, avremo una banca dati completa e perenne utile per ricostruire piante, sezioni, ispezioni visive e fondamentale sia per mantenere memoria di questo straordinario manufatto, sia per eventuali progetti di restauro e riqualificazione. 

 

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