CASE GREEN: Classe “D” dal 2033, si del Parlamento Europeo

Il parlamento di Strasburgo ha approvato la direttiva che obbligherà i proprietari di case italiani a ristrutturare almeno cinque milioni di edifici nei prossimi dieci anni.
Numeri impossibili se messi a confronto con il Superbonus, con 384.958 i cantieri avviati in due anni e costi per lo stato di 75,3 miliardi.
Gli edifici residenziali di proprietà privata devono raggiungere entro:
• il 2030 almeno la classe E (con la ristrutturazione delle classi F e G)
• il 2033 almeno la classe D (con la ristrutturazione della classe E)
Entro il 2050 tutti gli edifici devono diventare ad “emissioni zero”
Nuove costruzioni
Gli edifici di nuova costruzione dovranno essere zero:
• dal 2026 per gli edifici pubblici
• dal 2028 per i restanti edifici
Gli stati membri dovranno:
• Fornire misure finanziarie adeguate in combinazione con strumenti dell’Unione, come il Pnrr, il Fondo sociale per il clima e i fondi della politica di coesione
• Fornire assistenza tecnica, supporto amministrativo e servizi integrati di ristrutturazione attraverso sportelli unici
• Progettare schemi di finanziamento attraverso l’uso di schemi pubblico-privati
• Definire il quadro di riferimento per garantire la presenza di forza lavoro sufficiente e qualificata

Direttiva Case Green, lavori prima di affitto o vendita

Nel comunicato pubblicato dal Parlamento si legge che gi interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche (ad esempio sotto forma di lavori di isolamento o rinnovo dell’impianto di riscaldamento) dovranno essere effettuati al momento dell’ingresso di un nuovo inquilino, oppure al momento della vendita o della ristrutturazione dell’edificio. 
 
Tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028. Per i nuovi edifici occupati, gestiti o di proprietà delle autorità pubbliche la scadenza è fissata al 2026.
 
Inoltre, tutti i nuovi edifici per i quali sarà tecnicamente ed economicamente possibile dovranno dotarsi di tecnologie solari entro il 2028, mentre per gli edifici residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti la data limite è il 2032.

Gli edifici esentati.

Il testo prevede, per gli immobili residenziali, il raggiungimento della classe energetica E entro il primo gennaio 2030 e della classe D entro il primo gennaio 2033. Al momento però ogni Paese ha la propria di classificazione e un criterio unico valido per tutti verrà definito in sede di negoziazione. Dopodiché ogni Stato dovrebbe procedere così: rifare la classificazione energetica degli edifici, partendo dalla peggiore, la G, fino alla A4 (zero emissioni). Sappiamo da ora che però sono esentati gli alloggi sociali di proprietà pubblica, gli edifici ufficialmente vincolati per il loro valore architettonico o storico, gli immobili utilizzati per meno di 4 mesi all’anno, quelli indipendenti con una superficie totale inferiore a 50 metri quadrati. Inoltre i singoli Paesi potranno chiedere alla commissione Ue di esentare dagli obblighi fino al 22% di tutti gli edifici residenziali e di prolungare la scadenza al gennaio 2037 per ragioni economiche e per la indisponibilità di forza lavoro qualificata. Il nostro governo dunque potrebbe inizialmente restringere parecchio la platea degli edifici.

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